La giustizia violata
Nel nostro tempo sembra pazzesco dover ancora trattare di un argomento così tragico come la violenza verso le donne. Sempre più spesso i fatti di cronaca nera che ci capita di leggere sui giornali o sentire in televisione, sono legati ad un argomento assai spinoso, che direttamente o indirettamente prima o poi ci capita di dover affrontare: la violenza sulle donne.
Inutile ribadire che nonostante il trascorrere del tempo, l’evoluzione e il progresso della società le donne continuano ad essere vittime, il più delle volte inconsapevoli, delle persone che stanno loro accanto. Il dato più inquietante è che nella maggior parte dei casi i carnefici sono proprio quelle persone che queste donne amano!
Le donne nella storia, hanno dovuto lottare parecchio per raggiungere quella parità che meritano, eppure, parrebbe proprio che le loro lotte siano state rese vane grazie al comportamento di alcuni uomini. Sono infatti tuttora, considerate il sesso debole. Che sciocchezza!
Basterebbe solo riflettere che è grazie alla donna che si genera la vita. L’approfittarsi della debolezza fisica è una codardia di cui l’uomo si avvale e ne va fiero per sopraffare la donna.
Non conosco una soluzione per mascherare o correggere tale ignoranza che aleggia ancor’oggi nella nostra società, l’unica cosa che posso fare è quella di urlare tale abominio.
Per concludere, poichè io non sono uno scrittore, ho chiesto in prestito a William Shakespeare una sua frase: esprime a pieno un pensiero che mi appartiene.
«Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subìto, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: In piedi signori, davanti a una donna»(William Shakespeare)
Scultura fotografata: “Musa della Cultura” – Galleria Faustini Arte-Firenze