Un Negroni, per favore!
«Che bella Firenze le sere d’estate, le luci del centro, le nostre risate …» Così recita il testo di una canzone del cantautore calabrese Brunori Sas.
Ebbene, cari amici, ci siamo! L’estate è di nuovo alle porte e i fiorentini tornano a vivere la loro città!
I parchi e gli spazi all’aperto sono frequentatissimi, i turisti intasano il centro storico, i negozi sono stracolmi di merce di ogni genere, ovunque imperversano tavolini all’aperto, ombrelloni e dehors, tutti presi d’assalto per concordersi un pranzo, oppure uno snack veloce all’aria aperta. E alla sera poi, un buon aperitivo non vuole certo negarselo nessuno, tanto meno un fiorentino!
Avete notato come i cocktails durante questa stagione spopolino sul web? Secondo una ricerca che ha analizzato i nostri comportamenti sui social media, il Mojito risulta essere il drink più fotografato dell’estate e spesso si accompagna agli hashtag #aperitivo #summer e #friends, a dimostrazione che ormai il Mojito è sinonimo di vacanze e divertimento. In questa originale classifica troviamo al secondo posto il Moscow Mule, al terzo la Caipiroska e via dicendo… L’elenco dei drinks, tra predinner, afterdinner e longdrinks, alcolici e non, è davvero interminabile.
Eppure, al di la di ogni classifica, ci sono dei cocktails che io oserei definire dei veri e propri Unforgettables, dei classici che resistono imperterriti al passare del tempo e delle mode.
Il Negroni è sicuramente uno di questi! Chi non lo conosce?
La ricetta originale prevede in parti uguali bitter, gin e vermouth rosso. E’ proprio quest’ultimo a conferirgli il suo colore caratteristico reso ancora più’ brillante dal contrasto con l’arancio dell’immancabile scorza d’arancia.
In molti però forse non sanno che, come tantissime altre cose buone, anche il Negroni è nato in Toscana, a Firenze per la precisione. Negli anni che vanno dal 1915 in poi nei caffè e nei bar della città andava di gran moda un cocktail chiamato Americano e che conteneva un mix di bitter e vermouth rosso. Al Caffè Casoni, nella prestigiosa Via Tornabuoni, tra gli avventori più affezionati c’era il Conte Negroni, grande appassionato di donne, cavalli ed anche di viaggi. Fu probabilmente in uno dei suoi soggiorni a Londra che ebbe modo di apprezzare il gin. Tornato a Firenze chiese al suo ‘bartender’ di fiducia, Folco Scarselli, di irrobustire il suo Americano con del gin. Da allora in poi tutti quelli che richiedevano la stessa modifica al cocktail chiedevano al banco un drink ‘alla maniera del Negroni’. In seguito l’ordinazione diventò più semplice e chiara: «Un Negroni, per favore!»
Tutto questo accadeva intorno al 1919, quindi se la matematica non è un opinione, quest’anno il robusto drink compirà centocinque anni. Eppure, non li dimostra affatto e continua imperterrito a fare bella mostra di sé sui tavolini dei bar, dei caffè e delle aperi-cene di tutto il mondo!
Una cosa però è certa: berlo a Firenze è tutta un’altra cosa! Provare per credere!
Un curioso racconto che ci ha fatto conoscere la storia di uno dei Cocktail più famosi in Italia. Brava scrittrice
e’bellissimo venire a conoscenza di queste vicende che caratterizzano ancor di piu la meravigliosa citta’ di Firenze che io amo
La ringrazio infinitamente ! Purtroppo non sempre riesco a rispondere celermente ai messaggi, ma quando leggo questi commenti …tutto diventa più facile !