In giro per Firenze,Le vostre storie

Via degli Arazzieri

Della serie…in giro per Firenze…⚜️!

Via degli Arazzieri, è una strada del Centro storico di Firenze che collega piazza San Marco a via San Gallo, proseguendo in via XXVII Aprile. Già Via del Cafaggio di San Marco, cioè era un’antica viottola vicino al convento di San Marco.
Si tratta di un tracciato antico, sorto all’interno delle proprietà dell’ospizio della Compagnia di Gesù Pellegrino (detta Compagnia dei Preti e poi dei Pretoni, eretta nel 1313) e quindi diventato nel Cinquecento di confine tra questo e il convento femminile domenicano di Santa Caterina da Siena (poi palazzo del Comando Militare).

Sulle caratteristiche originarie di questa strada così scrive Guido Carocci nel suo “Illustratore fiorentino” per l’anno 1908: “La strada, che passava tra il monastero di S. Caterina da Siena dell’ordine domenicano, e l’ospedale della compagnia dei Preti, volgarmente detta dei Pretoni, era d’origine antica; ma per esser posta in luogo solitario e poco frequentato venne chiusa da cancelli che restavano aperti soltanto di giorno”. A documentare il fatto lo stesso Carocci trascrive un documento dell’Archivio di Stato del 1388 nel quale gli ufiziali di Torre ribadiscono l’obbligo della chiusura ricordando come la strada fosse nata quale chiostro dell’edificio dei Preti.

Sul lato nord inoltre, a partire dal Quattrocento, i Medici sistemarono un vasto terreno di loro proprietà a giardino, il noto Giardino di San Marco, dove raccolsero opere di scultura delle loro collezioni e ne permisero lo studio a giovani promesse, sotto la sorveglianza dello scultore Bertoldo di Giovanni: tra quei pupilli ci fu anche un giovanissimo Michelangelo Buonarroti. Saccheggiato dopo la seconda e la terza cacciata dei Medici, il giardino riprese vita solo nel Cinquecento quando, a ridosso del casino Mediceo, vi ebbero sede le Officine per il lavoro delle pietre dure e dell’ebanisteria. Quando, nel 1545, Cosimo I de’ Medici chiamò dalle Fiandre i tessitori di arazzi, concesse loro in uso quei locali usati dalla compagnia di Gesù Pellegrino, e la strada assunse la denominazione che ancora oggi mantiene.

Il tracciato, oltremodo breve, in sintonia con le vicende indicate, è caratterizzato dalla presenza dei prospetti secondari di edifici e palazzi che guardano con i loro ingressi o a via Camillo Cavour e piazza San Marco, o a via San Gallo. Questo carattere, che rendeva la via appartata e del tutto secondaria nella rete viaria cittadina, subì una radicale trasformazione nel momento in cui, attorno al 1844, fu tracciata la via XVII Aprile, per collegare l’area della piazza di San Marco con il nuovo quartiere di Barbano, sorto su progetto di Flaminio Chiesi e articolato attorno all’allora piazza Maria Antonia, poi detta dell’Indipendenza. Di questo asse, oggi di notevole scorrimento veicolare, via degli Arazzieri è diventata accesso e primo tratto.

 

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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