In giro per Firenze,Le vostre storie

Via dei Benci

Della serie…in giro per Firenze…Via dei Benci ⚜️!
Via de’ Benci è una via del centro storico di Firenze. La via va dal quadrivio col ponte alle Grazie, il Lungarno delle Grazie e il Lungarno Diaz, fino a piazza Santa Croce e via Verdi. Lungo il suo tracciato si innestano: via Vincenzo Malenchini, via Mozza, via de’ Vagellai, il corso dei Tintori, via de’ Neri (canto degli Alberti), borgo Santa Croce, piazza Peruzzi (tramite l’omonimo arco) e, oramai giunti a piazza di Santa Croce, Borgo dei Greci.


Il nome deriva dalla famiglia dei Benci, nobile e benestante, che tra il 1462 e il 1469 acquistarono in questa via i possedimenti degli Alberti. Anticamente la strada si chiamava infatti Corso degli Alberti, dal nome della famiglia che vi teneva la maggioranza degli edifici sul lato destro (con le spalle all’Arno) e alcuni su quello sinistro, dove invece erano frequenti le case dei Peruzzi. . La cerchia di mura del XII secolo correva più o meno lungo questa strada, tra la Porta ai Buoi (sbucante in Corso Tintori) e la Porta a San Simone (sbucante sulla piazza), ed era difesa da un fossato che originava anche, fuori dalla città, un’isoletta, più o meno dove oggi si trovano piazza Santa Croce e la basilica.

Il ricordo di tali strutture resta nella toponomastica locale, come la “chiesa di San Jacopo tra i Fossi”. Questo stesso tratto di strada era chiamato anticamente “via del Fosso”. Da tale conformazione deriva il livello altimetricamente molto basso della zona, tristemente noto durante le alluvioni: non a caso il proseguimento di questa strada, via Verdi, era anticamente chiamato via del Diluvio.
La piazzetta davanti a San Jacopo tra i Fossi e alla Torre degli Alberti, oggi abusivamente detto “piazza delle Colonnine”, si chiamò in passato “piazzuola di San Jacopo” o “piazza degli Alberti”.

La strada è oggi sede di numerosi bar e locali notturni, frequentatissimi durante le ore notturne. Alcuni di questi hanno acquisito una forte storicità e rappresentano una tappa interessante nella permanenza a Firenze. Nelle recenti cronache la strada è stata, assieme a piazza Sant’Ambrogio, al centro di gravi attriti tra i residenti e gli esercizi commerciali a causa dei rumori notturni che, con l’intermediazione del Comune e delle autorità, hanno portato spesso a sequestri e chiusure degli esercizi, con i relativi strascichi polemici.

La strada è tra le più ricche del centro di edifici storici e memorie: vista l’importanza degli edifici che prospettano sulla via, stona l’asfaltatura della strada (ultima stesura del manto nel luglio 2013), originariamente lastricata, che interrompe la continuità della visione dello scorcio urbano. Nonostante ciò e nonostante la presenza di spazi di sosta per autoveicoli lungo tutto il tracciato, la via mantiene un eccezionale valore storico e artistico, per la nobiltà e antichità dei palazzi che vi si affacciano e per le molte memorie conservate. Il flusso del traffico veicolare è dal ponte alle Grazie verso piazza Santa Croce, con la presenza di una porta a controllo telematico di accesso alla Z.T.L. all’altezza del museo Horne.

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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