Via della Rosa
Della serie… In giro per ⚜️Firenze!
Via della Rosa è una strada della zona est del centro storico di Firenze, tra via Ghibellina e via dell’Agnolo.
Nomi precedenti: Via Verzura, via Ventura, via Laurenziana, via della Crocetta.
La strada si chiamava anticamente via de’ Becchi, forse perché abitata da pastori o macellai. Becco però, oltre che sinonimo di caprone, era anche il modo con cui, oggi come allora, si chiamano i mariti “cornuti“, secondo la diceria popolare che vuole il tradimento della moglie visibile e risaputo da tutti tranne che dall’interessato (così come un animale non vede le proprie corna ma solo quelle degli altri). Pare che i residenti della zona protestassero per tale associazione e fecero istanza ai pubblici uffici, accolta nel 1730. Una targa, in angolo a via Ghibellina ricorda ancora oggi il cambiamento di nome:
VIA ROSA
Per Decr.to de Sig.ri Cap.ni
di Parte 7 7mbre 1730
Le abbreviazioni si riferiscono al “decreto dei Signori Capitani di Parte [Guelfa]“. Il perché fu scelto proprio il nome del fiore per la nuova titolazione è forse da legare al fatto che la zona fosse un tempo ricca di orti e giardini, come ricordano le vicine vie dell’Ulivo, del Fico e le non più esistenti vie del Ramerino (rosmarino) e della Salvia.
L’edificio all’angolo di via Ghibellina è una rara architettura Liberty del centro di Firenze, che su questo lato presenta degli sporti, probabile traccia della preesistenza più antica. Al 5 rosso una casa mostra un cristogramma, accompagnato da un piccolo stemma familiare.
All’angolo con via dell’Agnolo 87 invece è presente una casa che ha sulla cantonata e sul fianco numerosi conci di pietra forte, portati a vista nel corso di un restauro degli anni settanta del Novecento, che indicano nel luogo preesistenze due trecentesche. Sul fronte di via dell’Agnolo si vede una rotella con due chiavi decussate, che chiariscono il luogo come antica proprietà del vicino monastero di San Pier Maggiore. A questo, in effetti, l’edificio passò nel 1495, dopo essere stato di proprietà del monastero agostiniano di San Giovanni in Laterano, detto delle Santucce.