Via Gino Capponi
Della serie…In giro ⚜️per Firenze…Via Gino Capponi.
Via Gino Capponi è una strada del centro storico di Firenze nella zona nord, tra piazza Santissima Annunziata e piazza Isidoro del Lungo, sui viali di Circonvallazione. Si innestano lungo il suo tracciato: via Laura, via Giuseppe Giusti, via Pier Antonio Micheli, via Venezia, via Gustavo Modena.
A Firenze esiste un’altra via “Capponi“, cioè via Pier Capponi, non molto distante, ma oltre i viali. La via fu intitolata nel 1876 allo scrittore e politico fiorentino nell’anno della sua morte, in ragione della presenza dell’antico e nobile palazzo della sua famiglia, dove lo stesso Gino Capponi nacque e morì. Precedentemente sono attestate le denominazioni di via dell’Orto dei Servi (in ragione delle terre coltivate pertinenti alla basilica della Santissima Annunziata) e quindi di via San Sebastiano, dopo che la famiglia Pucci promosse l’erezione, sul fianco della chiesa, di una grande cappella intitolata al santo.
Lugo la strada avevano sede varie confraternite, prima fra tutte quella dei Santi Crispino e Crespiniano dei Calzolai, in un ambiente dietro l’Annunziata.
La via terminava anticamente alle mura con la Postierla dei Servi, una porta secondaria di transito, aperta su richiesta del Generale dei Serviti perché la gente del contado potesse più facilmente raggiungere il santuario dell’Annunziata.
A lungo caratterizzata dalla presenza delle proprietà dei Servi di Maria e delle sedi di numerose Compagnie, è oggi una strada segnata da varie sedi universitarie, oltre che da alcuni nobili palazzi, tra i quali il Palazzo Capponi Farinola si distingue per dimensioni e armonia di forme. Importanti anche la Palazzina de’ Servi, tra i più importanti esempi di architettura neoclassica a Firenze, e il Palazzo di San Clemente, dalle articolate forme manieriste.La via è punteggiata da importanti giardini: l’orto botanico, che qui ha un accesso di servizio attraverso una cancellata (che sostituì il più antico, ma più cupo muro di cinta), il giardino privato di Palazzo Capponi, con accesso carrabile da via Giusti, e il giardino del palazzo di San Clemente, oggi spoglio ma un tempo ornato della straordinaria fontana Pretoria trasportata a Palermo nel 1573.
Più avanti la via diventa meno ricca di testimonianze storiche. In fondo alla strada si trova il convento della Capponcina, che oggi confina col giardino della Gherardesca.
In via Capponi si trovano il consolato di Bulgaria e quello della Norvegia.
Edifici principali:
Basilica della Santissima Annunziata.
Casa della Compagnia di San Lorenzino.
Museo Archeologico Nazionale (palazzo della Crocetta).
Cavalcavia di Maria Maddalena de’ Medici.
Palazzina de’ Servi.
Casa di Andrea del Sarto.
Oratorio di San Pierino.
Palazzo di Gino Capponi .
Giardino dei Semplici.
Palazzo di San Clemente.
Casa Caccini.
Chiesa della Capponcina.
Ex-cappella del Sacramento
Casa Salvini.
Lapidi:
Sul fianco della basilica della Santissima Annunziata una lapide ricorda gli importanti lavori di ampliamento promossi dalla famiglia Pucci (con la costruzione del loggiato su piazza Santissima Annunziata) e i relativi restauri del 1830.
Traduzione: “La famiglia Pucci eresse nell’anno del Signore 1606 e fece restaurare nell’anno del Signore 1830 “.
Sul fianco della chiesa, in doppia copia, due lapidi quasi identiche dei Signori Otto proibiscono di fare sporcizia attorno alla Cappella di San Sebastiano, pena quattro scudi, due tratti di fune e l’imprigionamento.
Un’altra lapide dei Signori Otto si trova sul palazzo della Crocetta. Sebbene illeggibile, è nota da trascrizioni.
Sull‘oratorio di San Pierino, sotto uno stemma, un angioletto tiene un cartiglio aperto.
Sulla palazzina dei Servi una memoria in latino sulla cessione del palazzo ad uso dell’insegnamento della chimica e data 1887. Traduzione: “Per ampliare la scienza della chimica nell’Ateneo fiorentino degli studi, fu costruito un edificio più adeguato. 1887.”
Al 22 una lapide ricorda la casa di Andrea del Sarto.
Al 26 sul palazzo Capponi Farinola, si ricordano Gino Capponi e Giuseppe Giusti.
Al 42 una lapide sulla casa del musicista Giulio Caccini.
Al numero 25 una targa novecentesca ricorda la casa dove visse e morì nel 1915, all’epoca civico 17, l’attore Tommaso Salvini che fu uno dei “Grandi Attori” del XIX secolo.
Tabernacoli:
Sulla strada si trova un unico tabernacolo al n. 13, sul palazzo di San Clemente, con un bassorilievo in terracotta raffigurante la Madonna col Bambino e riferibile al XVII secolo. La cornice in pietra serena, con voluite nel coronamento, dovrebbe essere coeva.