Le vostre storie,Racconti

La mia campagna – X episodio

Una villeggiatura d’altri tempi

10° episodio 

Negli anni Cinquanta io preparavo, all’ombra dei pagliai, vicino al noce, ex tana del “nascondino” dell’infanzia, i miei esami universitari della sessione di ottobre. La mia concentrazione era turbata solo dal frinire delle cicale e da qualche bestemmia o imprecazione (di cui la meno blasfema e la più gentile era la famosa “Maremma boia!”) sfuggita al contadino quando lavorava con l’aratro i campi nelle mie vicinanze.

Nelle ore libere dallo studio, mi mettevo in giardino, all’ombra della palma, con mamma, zia e mia cugina, tutte e quattro a fare orli a giorno e a ricamare asciugamani e tovaglie per il corredo di noi ragazze. In quel periodo, infatti, uno dei nostri maggiori divertimenti era quello di visitare, andando in paese la domenica, il negozio di tessuti delle “Sorelline” 3, alla ricerca di qualche bel tovagliato. Spesso però la domenica andavamo a Messa anche a S. Guido, la cui cappella era allora regolarmente officiata nei giorni festivi.

Una volta vi trovammo la Principessa Maria Pia di Savoia, che era a Bolgheri, ospite della Marchesa Incisa della Rocchetta (figlia del… “Conte). Era la prima volta che tornava in Italia dopo il referendum ed io, ricordandola bambinetta e magrolina, stentavo a riconoscerla in quella ragazzona prosperosa, vestita assai più semplicemente delle ragazze del luogo che, con l’abito della festa, la guardavano con curiosità.

Il viale di Bolgheri, non ancora asfaltato, conservava intatto tutto il suo fascino, la polvere bianca della strada sembrava polvere di latte ed i “cipressetti” godevano, ancora, almeno in apparenza, di ottima salute. Talvolta lo percorrevamo anche di notte e, soprattutto sotto la luna piena, era simile ad una striscia d’argento. Ho visto le lepri, sbucare all’improvviso dai bordi dei campi e restare immobili nel mezzo della strada, come ipnotizzate, abbagliate dalla luce dei nostri fari. Papà si fermava e spengeva le luci: pur ritenendosi un cacciatore, evidentemente rispettava le lepri più delle galline… In quel contesto almeno. In realtà, pur non essendo un romantico, subiva anche lui, come noi, l’incanto quasi irreale di quel paesaggio di sogno.

Ma le distrazioni non finivano qui. Ogni anno in agosto, per la festa di S. Rocco, patrono di Sassetta, eravamo invitati da una famiglia di conoscenti sassetani. Dopo il consueto lauto pranzo, mi divertivo moltissimo ad ammirare le piacevoli manifestazioni organizzate per la circostanza, quali la corsa nei sacchi, l’albero della cuccagna e la corsa con i somari.

E la festa di S. Rocco è stata l’unica festa paesana alla quale io abbia assistito in tutta la mia vita.

E… meraviglia delle meraviglie… avevamo anche la radio, si, una radio a galena che funzionava benissimo. Mentre ricamavamo o in altri momenti della giornata potevamo ascoltare il Giornale Radio ed altre trasmissioni di successo come Radio Serena, ed il

“Motivo in maschera” condotto dal giovane Mike Bongiorno, astro emergente italoamericano della nostra radiofonia… E il giorno successivo facevamo in modo che qualcuno ci portasse dal paese il giornale “Il Tirreno” che offriva, in un’apposita rubrica, degli indizi idonei a smascherare il misterioso motivo.

Io, in particolare, avevo, in quel periodo, la grande emozione dell’attesa della posta… 

Ero già fidanzata ma lui, evidentemente, non aveva ancora ben capito la situazione dei luoghi… Seguitava infatti a scrivermi per espresso, ogni due o tre giorni, tale e quale come faceva quando stavo a Roma. Solo che a Castagneto era un po’ diverso… L’incaricato della posta veniva appositamente in bicicletta a portarmi questi espressi, facendo ogni volta otto chilometri, anche se pioveva. Ovviamente gli era dovuta una cospicua somma e mia mamma andava su tutte le furie: “Ma che cosa ti dovrà dire ogni volta di tanto urgente! Glielo vuoi spiegare, si o no, che non siamo in città e che ogni espresso costa più a noi che a lui??!”. Io per dirglielo glielo dicevo… Ma lui seguitava imperterrito.

Ma le cose ormai erano cambiate e la situazione andava peggiorando, di anno in anno.

Grazie al famigerato lodo De Gasperi, che aveva snaturato la mezzadria, a noi spettava il 47% del raccolto ed ai coloni il 53%. 

Mio padre, già in difficoltà per i mutui contratti per acquistare la flottiglia da pesca, attività subito andata in malora, e con una pensione non certo lauta, doveva anche pagare ingenti somme per tasse e contributi unificati.

Affittammo il podere per un certo tempo al Benvenuti, uomo di fiducia della Maggi, pur seguitando a passarvi l’estate. Ogni tanto si parlava di vendere, cercando un buon acquirente, ma papà, in realtà non ne aveva nessuna voglia: era troppo attaccato a quella casa, a quella terra appartenuta, chissà da quante generazioni, alla sua famiglia.

Papà poi si immobilizzò su una sedia a rotelle e non ci potemmo più muovere da Roma.

La famiglia colonica forse capì la mala parata e si trasferì nel podere della Maggi, al Crocino. Da noi venne una nuova famiglia che ricordo appena ed alla quale non ho avuto nemmeno il tempo di affezionarmi. So solo che smisero di coltivare il podere. Il vecchio aveva la pensione INPS, i due figli andavano in piano a lavorare come muratore e manovale. Aspettavano solo il raccolto dell’olio… Ma noi ogni anno di olio ne vedevamo sempre di meno, altro che le “melate” di un tempo!…

Papà morì agli inizi del 1959, come sapete.

Anni Cinquanta, l’incontro a Bolgheri con la principessa Maria pia di Savoia
Author Image
Maura Pucci da Filicaja

Maura Pucci da Filicaja vive a Roma da quando era bambina, ma nasce a Firenze novantadue anni fa. Madre di cinque figli affettuosi e nonna di ben dieci splendidi nipoti, è una signora che nutre da sempre grandi interessi. Due sonno state le passioni costanti che l’hanno accompagnata nella vita: la musica e la lingua italiana. Da quest’ultima deriva il suo più alto piacere, quello della scrittura. Come ella sostiene, famiglia e passioni sono state il “motore attivo” della sua longevità…

Previous Post

Next Post

0 0 votes
Voto all'articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Wordpress Social Share Plugin powered by Ultimatelysocial
WhatsApp