Amore,Le vostre storie

La Festa della Mamma

In questi giorni si parla tanto della Festa della Mamma ed ecco che puntualmente si rifà vivo un ricordo che per tutta l’infanzia mi ha fatto soffrire e che solo dopo decenni sono riuscita a sostituire con un ricordo felice.

La “Festa della Mamma” per me è sempre stato un giorno particolare, poi tua figlia decide di farti il regalo più bello della tua vita. Proprio per la fatidica “Festa della Mamma”, 8 Maggio del 1995, decide di nascere e non hai parole, ma solo felicità.

Questo evento mi ha portato a cambiare il pensiero su ciò che ho vissuto nell’anno scolastico 1966/67:  mi è stato fatto un dono più prezioso di quello che noi avevamo preparato per la nostra mamma. Avevo circa 7 anni, vivevamo ancora a Palermo, la scuola si trovava dietro al Palazzo di Giustizia, vicino a casa per questo mi era permesso andare da sola.

Finalmente siamo arrivati al fatidico mese di Maggio, insieme alle maestre ci eravamo impegnate tantissimo per preparare la nostra prima recita a scuola: si festeggiavano Le Mamme.

Avevamo studiato tanto, dopo tanti anni ricordo ancora la canzone  “Mamma, quella cantata da Claudio Villa. Mi è rimasta impressa per l’affetto che esprimeva, per la gioia di ritrovare la sua mamma, infatti diceva: Mamma son tanto felice, perché ritorno da te la mia canzone ti dice che è il più bel sogno per me.

Con le mie sorelle eravamo riusciti a comprare anche un regalo per la nostra mamma, non volevamo che fosse l’unica a non ricevere un pacchettoQuella mattina ero emozionata; prima di uscire di casa parlai con la mamma, le ricordai che avevamo preparato una recita per festeggiarle. Lei mi disse: tranquilla ci sarò”. Iniziammo e lei non c’era, per tutto il tempo mi dissi adesso arriva, adesso arriva ma lei non è mai arrivata.

Sconsolata e con il mio pacchetto in tasca, sono tornata a casa, con una tristezza che non ho mai dimenticato, purtroppo non sono mai riuscita a sapere il motivo per cui non si è fatta vedere, a noi figli non era dovuta nessuna spiegazione.

In quel momento ero talmente turbata, che mi sono dimentica perfino di tirare fuori dalla tasca del grembiule nero il suo regalo, quello che con tanto amore avevamo preparato per lei. Di  tutta quella preparazione per me non è rimasto altro che un bel sogno, come cantava Claudio Villa.

Quando siamo piccoli, tutto ci sembra enorme, i ricordi possono risvegliare in noi sofferenza, perché non siamo riusciti ad avere una spiegazione adeguata, quindi, rimangono come chiodi fissi.

Altri ricordi ci portano felicità, questi diventano un balsamo per quei ricordi che ci hanno feriti.

Auguri a tutte le Mamme del Mondo.  

 

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Francesca Pisciotta
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